mercoledì 23 maggio 2007

Ma chi è questo Diaco?


DIACO STORY, IL COMING OUT
-->(22/05/2007) Non ha resistito e alla fine Pierluigi ha svelato l`inconfessabile segreto. Ama sia gli uomini che le donne. Ma dice no ai Dico perche` la famiglia e` una e "sono cazzi miei quello che faccio sotto le coperte".
Allora dove eravamo rimasti? Ah sì Pierluigi Diaco conduce la manifestazione pro Dico pur essendo contrario ("Me l'hanno chiesto per evitare la piega anticlericale") e poi
aderisce al Family Day ("La famiglia? Una cosa finalizzata alla procreazione. Io sono d'accordo col ministro Clemente Mastella: niente Dico, niente Pacs, ma interventi chirurgici sul Codice Civile"). Intanto viene avvistato a Roma e Milano con la Santanchè. Amicizia o amore si chiedono tutti? Ed ora eccoci qua per il capitolo conclusivo (o è solo l’inizio?) della Diaco Story. Figlio di Giuliano Ferrara e un vescovo, Pierluigi è un ragazzo precoce. A 17 anni Sandro Curzi lo vuole nella redazione del tg di Montecarlo, quattro anni dopo conduce il concerto del primo maggio e nel 2006 vuole vincere le elezioni. Poi l’informazione politica e i programmi radiofonici con Veltroni, Fassino e Califano. Ma a lui non basta. "La comunicazione è un gioco delle parti. Io ci sguazzo" dice nell’intervista esclusiva al settimanale A. E noi lo accontentiamo. E’ carino, magari anche simpatico, perché non farlo?
Anche perché al giornale di Maria Latella svela finalmente l’inconfessabile segreto. Pierluigi Diaco ama sia le donne che gli uomini. "Ma la Chiesa considera peccato quello che i non etero fanno sotto le coperte" e lui: "La Chiesa ha il peccato e il perdono. È straordinario per uno come me che ha il senso della perversione". Ecco alcuni estratti dell’intervista.
L'INTERVISTA INTEGRALE NEL NUMERO DI A IN EDICOLA GIOVEDI'
"Con gli uomini ho rapporti semisessuali, perché il rapporto sessuale con loro non mi piace del tutto. Non ho la predisposizione alla ricerca del corpo maschile, ma con gli uomini la complicità intellettuale può diventare corpo". Quindi è omoaffettivo come lo era Alessandro Cecchi Paone prima di dichiararsi gay? "L'omoaffettività è una spiegazione ridicola. Io sono libero, mi piacciono le donne, ho avuto tre storie importanti. Ma ho amato contemporaneamente anche un uomo e una donna. Abbiamo vissuto insieme tre mesi".
"A Roma siamo andati a vivere insieme, è venuto naturale. Presi una casa nel quartiere Mazzini e Gloria e Oreste vennero con me. Dopo tre mesi, loro se ne andarono e io persi 12 mila euro di caparra perché lasciai l'appartamento: non potevo stare lì senza di loro". Che cosa non aveva funzionato? "Io per loro ero un elemento di novità, di distrazione. Loro per me erano molto di più. Erano una famiglia". Quando ha scoperto che le piacevano anche gli uomini? "L'ho sempre saputo. Tutti i ragazzini a 16 -17 anni hanno esperienze di questo tipo. Poi rimuovono".
"Tra i 20 e i 27 anni ho subito grandi attacchi personali: venivo accusato di essere raccomandato dai direttori o dai politici. Era un linciaggio di sguardi, di ammiccamenti. A Radiodue, dove ho condotto 3131 per cinque anni, il silenzio era assordante, pensavano che fossi protetto da chissacchì perché a 25 anni intervistavo i politici. Ma i politici venivano solo perché ci mettevo entusiasmo nell'invitarli". Si sentiva attaccato e quindi solo? "Molto solo. Tra i 22 e i 27 anni ho vissuto gli anni peggiori della mia vita: anni legati a un vizio e a un rapporto neanche troppo occasionale con le droghe". Che droghe? "Fumo e cocaina. La coca ha amplificato la mia ansia da prestazione e mi ha provocato quel caratterino che ha prodotto strappi con tutte le aziende per le quali lavoravo. Me ne sono andato via sbattendo la porta da RadioRai, da SkyTg24, da Tmc". Come si sta senza coca? "Ora tocco le cose e mi emoziono".

Queste sono le cose che ancora non capisco: è stato pagato questo signore per condurre la manifestazione pro Dico per evitare la piega anticlericale??? Lui, che quello che fa sotto le coperte "sono cazzi miei", non è stato ancora informato che per altre persone ci sono, oltre il fare sotto le coperte, cose come il volersi legare affettivamente a una persona, condividere la vita, la quotidianità, poter essere garantiti da diritti??

Inoltre dice di essere d'accordo con il Clementino, il nostro mandarino senza semi (come lo chiama la Littizzetto), che bisogna fare interventi chirurgici sul Codice Civile. Ancora non ci siamo resi conto che il Codice Civile non ha bisogno di un lifting, nè di iniezioni di botulino: ha bisogno proprio di essere rivisto da cima a fondo!Basti pensare che fu approvato nel 1942 (ha passato la sessantina!), in piena guerra mondiale, da un'assemblea che non era stata eletta democraticamente, e riporta ancora il prologo secondo cui Vittorio Emanuele è re d'Italia e d'Albania nonchè imperatore d'Etiopia! Dopo la Costituzione, nel 1948, furono abrogati molti articoli con riferimento esclusivamente fascista, ma molto altro fu lasciato così com'è. Mi riferisco, ad esempio, ad articoli tutt'altro che chiari ed espliciti riguardanti il condominio che alimentano la famigerata litigiosità italica, le querele, le cause civili che ingessano i tribunali. Se fosse stato sufficiente il Codice Civile, cari signori, non ci sarebbe stato allora bisogno della legge sul diritto di famiglia del 1975, no?
Non c'è lifting che tenga, le leggi devono essere chiare e comprensibili, non criptiche e mascherate dalla non coercitività delle norme del Codice Civile.

Poi il signore in oggetto risponde al "Ma la Chiesa considera peccato quello che i non etero fanno sotto le coperte" senza ricordare che la Chiesa considera peccato anche quello che fanno gli etero non sposati sotto le coperte, poi dice di avere il senso della perversione, forse per potersi guadagnare il tanto agognato perdono. E ne avrebbe di cose da farsi perdonare, ma soprattutto da perdonare a se stesso, a quanto si legge!
Ma insomma, possibile che si debbano affidare tematiche importanti a questi personaggi che hanno per unico scopo quello di fare la bella vita, fare i caxxi miei sotto le coperte, farsi le canne e le pere, poi smettere, invocare il perdono e dire stronxxate?

4 commenti:

Steve ha detto...

Francesco,

come non condividere la divertita indignazione per personaggio come costui, che lorganizzazione della manifestazione pro Dico ha pagato anche con parte dei miei soldi della tessera Arcigay (spero non sia così. e certo gli saranno arrivati in proporzione 20 centesimi... però venticentesimi per 80.000 è una bella cifra no?)

Cmq, a quanto ricordo su catechismo della chiesa cattolica si condanna ogni a ciascun atto sessuale non procreativo anche tra coniugi eterosessuali regolarmente sposati. Insomma niete rapporti orali absolute, niente rapporti anali absolute, niente mastrubazione reciproca absolute... dove absolute vuol dire senza eiaculare in vagina, fatti cioè come attività sessuale in sé (detto così è davvero osceno! ma è quello che è... e quello che si intende).
Certo nessuno lo dice o lo ricorda chiaramente... altrimenti altro che emorragia di fedeli...una risata li seppellirebbe.

nemorino79 ha detto...

Ehm... Il keppo non è francesco, ma il consorte :P

Steve ha detto...

cazzo che grezza! ;)

Lyrico ha detto...

Va da sè che comunque io a Diaco me lo farei volentieri. Paolo, scusami, ma è solo sesso.