sabato 29 settembre 2007

Conclavissima

Cosa è successo davvero al conclave del 2006? "Conclavissima" dà una risposta plausibile. Le altre puntate sono tutte su youtube.

martedì 25 settembre 2007

Pizza? che pazza idea!

Ok! ho scritto un titolo del c... ma l'ho fatto per un buon motivo: attirare la nostra smorta attenzione di fine vacanza!

Stanchi? Annoiati? Opachi?

PIZZAGAPE!!!

una bella pizza per tutti i residenti Roma (ma anche altri se vorranno!) per ritrovarci prima di un anno...

Propongo venerdì 5 ottobre 2007 ore 20.30 da qualche parte...
Aspetto adesioni isteriche in massa!

Il discorso della montagna del dialogo interreligioso


"Quando entri in un dialogo intrareligioso, non pensare prima ciò che tu devi credere.

Quando tu dai testimonianza della tua fede non difendere te stesso o i tuoi interessi costituiti, per quanto ti possano apparire sacri. Fa come gli uccelli del cielo che cantano e volano e non difendono la loro musica e la loro bellezza.

Quando dialoghi con qualcuno, guarda il tuo interlocutore come una esperienza rivelativa, come tu guarderesti – o ti piacerebbe guardare – i gigli dei campi.

Quando intraprendi un dialogo intrareligioso cerca di rimuovere la trave dal tuo occhio, prima di rimuovere la pagliuzza dall’occhio del tuo vicino.

Beato te quando non ti senti autosufficiente mentre sei in dialogo.

Beato te quando credi all’altro perché tu credi in Me.

Beato te quando affronti incomprensioni da parte della tua comunità o di altri a causa della tua fedeltà alla verità.

Beato te quando non attenui le tue convinzioni e tuttavia non le presenti come assolute.

Guai a voi, teologi ed accademici, quando trascurate ciò che gli altri dicono perché lo considerate imbarazzante o non sufficientemente "scientifico".

Guai a voi, praticanti delle religioni, quando non ascoltate il grido dei piccoli.

Guai a voi autorità religiose, perché impedite il cambiamento e la (ri)conversione.

Guai a voi, gente religiosa, perché monopolizzate la religione e soffocate lo Spirito che soffia dove vuole e come vuole."

Raimundo Pannikar teologo (Il dialogo intrareligioso, Cittadella Editrice)

lunedì 24 settembre 2007

24 sett. - DICHIARAZIONE DI UTRECHT

oggi è la festa della chiesa VETERO CATTOLICA vi do delle informazioni..

Il 24 settembre del 1889, presso la residenza dell'Arcivescovo di
Utrecht: Johannes Heykamp, quattro vescovi e l'arcivescovo stesso,
sottoscrissero la "Dichiarazione di Utrecht", in cui furono enunciati
i "Principi" della Chiesa Vetero Cattolica; Chiesa con valida
Successione Apostolica,i cui sacramenti sono ritenuti validi, non
solo dalla Chiesa Anglicana con cui è in piena comunione, ma anche
dalla Chiesa Cattolica Romana, che la ritiene Chiesa "separata" al
pari delle Chiese Ortodosse, ma non eretica. I cinque vescovi
fondatori, affermarono la loro volontà di rimanere vincolati alla
fede della "vecchia Chiesa", così come dichiarato nei simboli
ecumenici del I millennio. Sono quindi respinti i decreti del
Concilio Vaticano I, sull'infallibilità in campo teologico e morale
del papa di Roma e sul suo preteso "episcopato universale". E' pure
respinto, al pari di tutte le Chiese Ortodosse e della Riforma, il
dogma di Pio IX sull'Immacolata Concezione e le
Costituzioni: "Unigenitus", "Autorem Fidei", "Syllabus". Viene
respinto in fine il Concilio di Trento nelle decisioni dogmatiche
riguardanti la disciplina. La Chiesa Vetero Cattolica dell'Unione di
Utrecht, mantiene i 7 sacramenti. Uomini e donne possono accedere
a tutti i ministeri ed hanno uguali diritti e pari dignità nella
Chiesa; il celibato e l'orientamento sessuale non vengono richiesti e
non sono discriminanti per i candidati al ministero. La struttura
della Chiesa è Episcopale-Sinodale e tutte le decisioni vengono prese
democraticamente dal Sinodo, composto da Ministri Ordinati e da
Laici. L'Arcivescovo di Utrecht presiede alla comunione della Chiesa.

questa chiesa che frequento e in cui molto probabilmente entrerò tra le sue peculirità oltre chen ad essere cattolica a tutti gli effetti, ad avere donne prete, nessun celibato per i ministri e nessun problema con i rapporti prematrimoniali ha il DIVIETO di discriminare in base allorientamento sessuale!!!!!

per chi volesse approfondire

www.chiesaveterocattolica.org
http://groups.msn.com/amore
1 bacio a tutti
giuseppe

mercoledì 19 settembre 2007

Spider Pork!... imperdibile

Ho corretto il link caricando un video fruibile!!!
mi raccomando: una volta al giorno toglie il medico di tornooooooo!!!

TI AMO SPIDER POOOOOOOORK!!!!!




domenica 16 settembre 2007

Lo scandalo della libertà

Vi posto una pagina del mio diario. E' il ricordo del 14 agosto di quest'anno in cui don Franco Barbero ha unito due amici di Mesagne. E' una pagina intima, forse un po' criptica, ma è una pagina mia, in cui ricordo come mi sono scandalizzato davanti alla libertà di un uomo al di fuori delle convenzioni ... ma è anche della mia capacità di sueprare questi limiti dello scandalo.
Ve la riporto pari pari dal mio diario.

"Ho incontrato don Franco Barbero e ne sono rimasto scandalizzato.
È stato il 14 agosto di quest’anno, giorno di martirio.
Non fraintendetemi, la pietra dello scandalo non era lui, ero io … ed ho sentito risuonare il Vangelo.
L’incontro di per sé è stato semplice, come lo è lui, forte nell’occasione di un unire nell’Amore (sì, quello con la “A” maiuscola) due ragazzi.
Sono rimasto scandalizzato dalla mia resistenza e mi sono scoperto fariseo.
Credo che il messaggio di Gesù di Narateth, il Messia, abbia risuonato nella stessa maniera nel cuore degli ebrei dell’epoca (e non solo nei farisei) tutti invischiati di una Torah che non lasciava spazio alla libertà dell’uomo e nello stesso tempo ha risuonato come un annuncio di liberazione … “a proclamare la libertà degli schiavi”: davanti ad un uomo libero scopri le tue catene (e come non ricordare Platone nel mito della caverna e Socrate che in esso vi è rappresentato).
Ed ho avuto la grazie di vedere le mie catene, fatte di riti e di sicurezze, di teologia e di filosofia, ma anche di gerarchia e di popolo, di normalità. Ed ho avuto la grazia di ribellarmi alle catene e non all’uomo e di non demonizzare le une e l’altro.
Ora posso dire “ciò che le nostre orecchie hanno udito lo annunciamo a voi perché la vostra gioia sia piena”: Dio ci fa liberi, liberi e responsabili.
4 settembre 2007

Francesco"

venerdì 7 settembre 2007

UCOII.... dolci come Himmler, affabili come Goebbels?

Eccolo qui!
Uno stupendo commento dell'UCOII che, per chi tra noi non lo sapesse, è la più importante associazione di rappresentanza mussulmana in Italia.
Quanta cara dolcezza nelle parole che leggeremo, quanta pacata affabilità... Più passa il tempo, più mi convinco che le religioni del Libro abbiano alla violenza nel DNA. Inutile cercare di cambiare: si può trasformare un lupo in un cane pastore, ma se non si sorvegliano ed educano, tornano lupi. E a me di far la pecora va sempre meno....
Viva l'Illuminismo! SAPERE AUDE!

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ROMA, 6 SET - L'omosessualità è un peccato per l'Islam, ma nel caso di Pegah Emambakhsh ''lo Stato italiano può dare aiuto per salvare un'anima dal peccato''.

E' l'opinione di Noureddine Chemmaoui, responsabile del dipartimento di affari sociali e diritti umani dell'Ucoii, in merito alla lesbica iraniana che rischia l'espulsione dal Regno Unito e la condanna a morte nel suo paese. Per un'accoglienza in Italia della donna, con lo status di rifugiato, si sono nei giorni scorsi pronunciati anche vari esponenti del governo.

''E' giusto che una persona sia giudicata in base alle leggi del suo paese, dove molto dipende anche dal giudice - ha anche precisato l'esponente dell'Unione delle comunità islamiche in Italia - e può essere che trovi una soluzione. Ma non voglio danneggiare la ragazza''.

La decisione spetterebbe insomma allo Stato italiano, come e' avvenuto in altri casi con quello - ha ricordato - del turco Ocalan.

''Anche nei paesi musulmani ci sono gli omosessuali - ha concluso - la cui condizione e' un peccato o una malattia, ma possono anche non dichiararlo''.

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Nota stampa. Grillini (Sd) a Ucoii, inaccettabili dichiarazioni su Pegah, L’omosessualità non è una malattia

Sono del tutto inaccettabili le dichiarazioni di Noureddine Chemmaoui, responsabile del dipartimento di affari sociali e diritti umani dell'Ucoii (l’Unione delle comunità islamiche in Italia), a proposito di Pegah, la lesbica italiana che rischia di dover essere lapidata nel caso che il governo inglese decida di rimpatriarla.
Ci pare spaventosa, per una responsabile diritti umani, l’insistenza con la quale parla di lesbismo come peccato al quale l’Italia potrebbe offrire una possibile redenzione.
Nel caso specifico, poi, non è giustificabile che si rivendichi l’applicazione delle leggi del paese d’origine, come fa la Chemmaoui: “E' giusto che una persona sia giudicata in base alle leggi del suo paese, dove molto dipende anche dal giudice”.
In Iran, lo ricordiamo, per coloro che la rappresentante definisce “malati” e “peccatori” c’è la pena di morte.
Le parole insultanti di Noureddine Chemmaoui, in rappresentanza del fanatismo islamico, sono offensive e vanno rispedite al mittente a cui ricordiamo, en passant, che l’omosessualità non è una malattia.
Bizzarro è infine che l’Ucoii riconosca l’esistenza di omosessuali nel mondo islamico ma che immagini che possano “anche non dirlo”. Il coming out è il primo passo per una vita serena, per un omosessuale, e in molti paesi islamici i gay non escono allo scoperto per tutelarsi la vita.
E' penosa una società che costringe al silenzio, alla doppia vita e alla clandestinità il diverso.
Le dichiarazioni dimostrano che l’Ucoii è una organizzazione integralista, che non rappresenta il moderatismo islamico, e che non è meritevole della convenzione con lo Stato.



On. Franco Grillini

giovedì 6 settembre 2007

Valdesi contro l'omofobia

Roma (NEV), 5 settembre 2007 – Il Sinodo valdese e metodista riunito a Torre Pellice (TO), (26-31 agosto 2007) con l’approvazione di un ordine del giorno "contro l’omofobia" ha invitato le chiese ad appoggiare organizzazioni, gruppi e iniziative tese a sensibilizzare l’opinione pubblica contro il pericolo strisciante dell’omofobia. Pertanto il Sinodo ha espresso "la propria solidarietà alle persone omosessuali oggetto di discriminazioni e persecuzioni, la propria preoccupazione per il repentino aumento degli episodi di omofobia sociale e fisica in Italia, la propria condanna ferma ed assoluta verso le persecuzioni e le condanne capitali emesse in molti paesi nei confronti di persone omosessuali". La presa di posizione parte dalla "condizione di discriminazione sociale e legislativa in cui versano molte persone omosessuali nel nostro paese che, limitando oggettivamente il loro diritto ad avere una affettività serena e responsabile, le rende oggetto di violenza fisica e psicologica" e sulla "situazione, lesiva per i fondamentali diritti umani, a cui sono sottoposti milioni di omosessuali nel resto del mondo là dove le persone omosessuali sono esposte a persecuzioni nell’indifferenza quasi assoluta dei governi occidentali".

Bravi i Valdesi che danno il buon esempio, mi sono sempre più simpatici. ^____^