mercoledì 11 luglio 2007

Cultura sessuale cattolica

Vi riporto uno stralcio dell'artcolo di Carlo Oliva pubblicato su "Rivista Anarchica on line". Facendo riferimento alla trasmissone "Anno Zero" in cui si affrontava il tema della pedoflia tra i preti, Oliva ci fa notare che a tutti è sfuggito un tema importante, quello della cultura sessuale distorta e punitiva che la Chiesa ha imposto e impone ai fedeli (e, quando può, agli altri) e da cui nasce secondo l'articolista anche la pedofilia. Buona lettura Ganni.

"Il problema vero, quello che nessuno ha avuto il coraggio di affrontare, consiste nel fatto che la presenza di poche (o molte) deviazioni del genere nei ranghi della Chiesa non può essere considerata un fatto occasionale, deve ben avere qualche rapporto con il modo con cui il cattolicesimo ha affrontato, per secoli, la sfera della sessualità. Perché, insomma, in una organizzazione esclusivamente maschile, malata da sempre di sessuofobia, misoginia e omofobia ci sarebbe proprio da stupirsi se certi fenomeni fossero puramente casuali. E quell’argomento tabù stava lì, come un macigno, tra Santoro, monsignor Fisichella e tutti coloro che, a destra come a sinistra, avrebbero preferito che la RAI limitasse il suo interesse per le cose ecclesiastiche al problema del quarto mistero di Fatima.Tutto ciò non significa, è ovvio, che si debba automaticamente accusare di pederotismo e perversione vescovi, parroci e chierici in massa, come ai bei tempi dell’anticlericalismo volgare. Significa soltanto che sarebbe ora di affrontare, in tutte le sue implicazioni, anche le più sgradevoli, il tema della cultura sessuale distorta e punitiva che la Chiesa ha imposto e impone ai fedeli (e, quando può, agli altri), dei danni che ha provocato a livello di psicologia sociale e individuale, della massa di infelicità, di repressione e di rimozione che da sempre ha prodotto. Sono tematiche, siatene pur certi, di cui non sentiremo parlare né dalla RAI né dalla BBC, ma senza affrontare questo problema spinoso qualsiasi contraddittorio sul tema non potrà che risolversi, nonostante ogni apparenza in contrario, in una desolante unanimità."

1 commento:

Steve ha detto...

Ah no!
non posso accettarlo! La morale cattolica è la migliore del mondo: niente sesso di alcun tipo fuori dal matrimonio e senza fini procreativi. Che meravilgiosa stupenda regola aurea. Semplice, adamantina, tagliente - così lontana dall'uomo che non può che essere divina!
Non notate come la realtà si semplifica meravigliosamente? Quanto pensiero in meno, quanta cura in meno! Nessuna domanda come: questo rapporto è importante per me? Che ruolo ha il sesso nella mia vita? Che bisogni ho? E' parte della gioia di vivere? Sono capace di darmi? Riesco ad accettare l'altro così com'è? Riesco ad abbandonarmi? Chi è la persona che ho di fronte?

Tutto così semplice: mio marito, mia moglie, sesso vaginale con eiaculazione o altrimenti peccato mortale. Ebbene sì: anche tra marito e moglie si può peccare di lussuria ;) se un rapporto no termina con una ejaculazione nella di lei vagina si tratta di un peccato mortale di lussuria. E' veniale solo se qualsiasi cosa facciate poi terminate nel modo suddetto.

Non è stupendo? a questo punto siamo sollevati da una grave, gravissiam incombenza: la responsabilità morale! ... è sosptutita dla senso del peccato che è così facile assolvere ;)


BACI!