martedì 6 maggio 2008
lunedì 5 maggio 2008
SURREALE? No reale, senza Bagnasco.
Mentre per la festa di AC il Feld-Kardinal Bagnasco ci ha ricordato che compito principale di ogni buon cattolico è difendere la vita dal concepimento al naturale tramonto (niente aborto, pillole del giorno dopo, antconcezionali, sesso prematrimoniale e masturbazione in età adulta), garantire l'indipendenza educativa delle scuole cattoliche (leggi private, ossia dare soldi a scuole per ricchi gestite da preti e suore, mentre quelle pubbliche possono anche colare a picco...) e sorvegliare affinchè sia tutelata la naturalità del matrimonio (niente froci in pubblico senza condanna! per carità! che poi chi ci entra in seminario per farsi una vita?) ecco cosa accadeva addirittura 40 anni fa in Danimarca.
che dite? ci andiamo a vedere "Imporvvisamente l'inverno scorso?"...
che dite? ci andiamo a vedere "Imporvvisamente l'inverno scorso?"...
sabato 3 maggio 2008
Australia mon amour!
Da Gay.it 30 aprile 2008
Fine di tutte le discriminazioni fra gay, lesbiche e eterosessuali in
Australia. Il nuovo governo laburista le cancellerà tutte in tutte le
leggi dello stato. Rimarrà un solo divieto: il matrimonio.
Tassazione, fondi di pensionamento, sicurezza sociale, sanità,
assistenza agli anziani, diritti dei reduci, risarcimenti per
infortuni sul lavoro, occupazione e anche altro. Sono cento le aree
di interesse nelle quali il governo australiano ha individuato forme
di discriminazione di vario livello fra gay e eterosessuali. Ma la
notizia è che presto il governo le rimuoverà. In questo modo gay,
lesbiche e eterosessuali raggiungeranno l'eguaglianza, almeno
parziale. Già, perché le associazioni lgbt australiane hanno fatto
presente che, nonostante il risultato ottenuto sia straordinario,
fino a quando non verrà cancellata anche l'ultima discriminazione, e
cioè la possibilità di contrarre matrimonio fra persone dello stesso
sesso, la piena uguaglianza non sarà raggiunta.
Tutto cominciò quando il ministero per le pari opportunità sollevò la
questione delle aree in cui erano presenti discriminazioni più o meno
significative. Una ricerca più approfondita ne fece poi emergere
quasi il doppio, cento appunto. Da qui la decisione del nuovo governo
laburista di rimuoverle tutte. Tranne una, quella sulla possibilità
di contrarre matrimonio.
«I gay e le lesbiche in Australia non raggiungeranno la completa
parità finché non avremo il diritto di sposare il partner di nostra
scelta», ha dichiarato Rodney Croome della Coalizione australiana per
l'eguaglianza. «Mentre questa è una riforma molto importante di per
sé, e certamente eliminerà molti degli svantaggi più gravi, non è la
fine della storia», ha concluso Croome.
Fine di tutte le discriminazioni fra gay, lesbiche e eterosessuali in
Australia. Il nuovo governo laburista le cancellerà tutte in tutte le
leggi dello stato. Rimarrà un solo divieto: il matrimonio.
Tassazione, fondi di pensionamento, sicurezza sociale, sanità,
assistenza agli anziani, diritti dei reduci, risarcimenti per
infortuni sul lavoro, occupazione e anche altro. Sono cento le aree
di interesse nelle quali il governo australiano ha individuato forme
di discriminazione di vario livello fra gay e eterosessuali. Ma la
notizia è che presto il governo le rimuoverà. In questo modo gay,
lesbiche e eterosessuali raggiungeranno l'eguaglianza, almeno
parziale. Già, perché le associazioni lgbt australiane hanno fatto
presente che, nonostante il risultato ottenuto sia straordinario,
fino a quando non verrà cancellata anche l'ultima discriminazione, e
cioè la possibilità di contrarre matrimonio fra persone dello stesso
sesso, la piena uguaglianza non sarà raggiunta.
Tutto cominciò quando il ministero per le pari opportunità sollevò la
questione delle aree in cui erano presenti discriminazioni più o meno
significative. Una ricerca più approfondita ne fece poi emergere
quasi il doppio, cento appunto. Da qui la decisione del nuovo governo
laburista di rimuoverle tutte. Tranne una, quella sulla possibilità
di contrarre matrimonio.
«I gay e le lesbiche in Australia non raggiungeranno la completa
parità finché non avremo il diritto di sposare il partner di nostra
scelta», ha dichiarato Rodney Croome della Coalizione australiana per
l'eguaglianza. «Mentre questa è una riforma molto importante di per
sé, e certamente eliminerà molti degli svantaggi più gravi, non è la
fine della storia», ha concluso Croome.
Iscriviti a:
Post (Atom)